GEOGRAFIE
Questa serie di opere visive rappresentano mappe sonore in cui il territorio del ricordo affiora attreverso tecniche sperimentali, tra le quali transfer di immagini su pietra, monotipi e incisioni su lastre di metallo.
GEOGRAFIE emerge come naturale evoluzione e riflessione post interventi site specific e performance di molom, incarnando la meccanicità del gesto artistico che unifica le azioni del levare e dell’aggiungere.
In questo contesto, la fusione tra caos e disciplina offre una nuova prospettiva sulla pratica artistica, evidenziando le potenzialità espressive nell’interstizio tra gesto e materia. Le opere, attraverso una pratica di mappatura, invitano a una riflessione sulla relazione tra memoria e simmetriche trasformazioni, rivelando come ogni elemento possa trasmettere nuovi significati.